"Comment ne pas t'aimer" [come non amarti] è la prima serie "lunga" di Masako Yoshi, pubblicata originariamente in tankobon nel Sol Levante intorno al 1983. Prima di quest'opera aveva solo pubblicato un volume unico e una mini serie di due.
La storia ricorda per certi versi il manga "Let the sunshine in!" di Mitsuru Adachi, shoujo manga pubblicato in Italia da Flashbook.
Gli elementi che contraddistinguono la somiglianza delle due opere sono essenzialmente tre: una ragazza che va a vivere in un pensionato di studenti dove poi conoscerà altri coinquilini, la comparsa di personaggi buffi e sopra le righe e soprattutto il tratto della Yoshi, che mi piace definirla "la versione femminile di Adachi", almeno per quanto riguarda i disegni (parlo comunque delle sue opere anni '80).
Protagonista di questa storia è Ayumi, una ragazza che lascia il suo paesino per frequentare l'Università Shunzan di Yokohama. Sarà ospite presso i Saotome, una coppia di vispi settantenni che affettuosamente la chiameranno Shigeo per via della somiglianza tra Ayumi e il loro figlio morto prematuro.
Questa pensione dove ora vivrà Ayumi ricorda vagamente quella ben piu' famosa di "Maison Ikkoku" o appunto quella di "Let the sunshine in" e la nostra protagonista presto farà la conoscenza di due coinquiline: l'esuberante Asami, che si scoprirà essere una ragazza piu' vecchia di qualche anno e l'introversa e acida Ikuko, che sogna di frequentare l'Università di Tokyo.
Non mancheranno ovviamente i personaggi maschili: Ayumi si prenderà una bella cotta per Narushima, un ragazzo che lavora presso il giornale dell'Università. Purtroppo verrà a sapere che Narushima è innamorato di un'altra ragazza, che pero' presto lo lascia. Ma lui sembra ancora infatuato di lei. Piu' esuberante e sopra le righe è soprattutto Hirai, grande amico di Narushima e suo vicino di casa: i due infatti abitano in un complesso poco distante dalla residenza dei Saotome.
Hirai è un farfallone di prima classe, cerca di ingraziarsi la molto sprovveduta Ayumi e di conseguenza provoca le ire di Asami, che sembra innamorata di lui.
Dopo che Narushima viene definitivamente scaricato dalla sua ragazza, il ragazzo decide di partire per un lungo viaggio dal sud al nord del Giappone, scrivendo lettere ad Ayumi. In realtà ad Ayumi arriverà solo una lettera, e nel frattempo trascorrono tantissimi mesi senza che lei abbia piu' sue notizie.
Ormai rassegnata e sempre a corto di soldi (e di cibo, soprattutto quello visto che la nostra protagonista è una mangiona), la ragazza trova lavoro come insegnante in un dopo scuola serale per bambini. Qui farà la conoscenza di Shigeo (proprio come il suo nomignolo)^^, un bambino estremamente intelligente ma anche tanto discolo e un po' capriccioso.
Dietro questa maschera vivace in realtà Ayumi scopre che Shigeo è un bambino molto solo: il padre è un professore universitario che torna sempre tardi a casa e la madre li ha abbandonati.
Frequentando la casa di Shigeo, di cui ormai è diventata amica, Ayumi farà la conoscenza del signor Tanaka, il padre del bambino.
Tra i due sembrerà nascere un certo interesse e i dubbi cominceranno ad assillare Ayumi: buttarsi in una relazione con un padre di famiglia divorziato o aspettare il ritorno di Narushima?
"Comment ne pas t'aimer"è una bella storia che parla d'amicizia e d'amore. La nostra Ayumi, anche se 18enne è parecchio inesperta e un po' bonacciona, particolari che apprezzeranno le lettrici piu' giovani in cui magari ci si possono immedesimare.
Non ci sono drammi, solo una presa di conoscenza di Ayumi che si rende conto di essere una donna indipendente, che ormai ha appunto raggiunto la maggior età e che non vuole essere piu' trattata da bambina.
Per il resto c'è molta commedia, certe vignette mi hanno addirittura fatta ridere. Non ho solo gradito una scena, mi è sembrata davvero un tantino esagerata ma non ne parlo per non spoilerare troppo.
Il tratto di Masako Yoshi, essendo una delle sue prime opere, non è dei migliori: ho notato ad esempio che le mani dei personaggi non sono disegnate per niente bene, sembrano quasi super-deformed. Gli sfondi sono pochi ed essenziali. Come dicevo, il suo stile ricorda parecchio quello di Mitsuru Adachi (anche se poi, facendo ricerche, nelle sue opere piu' recenti è totalmente cambiato).
L'edizione della Black Box in due volumoni comprende i tre tankobon originali. E'assente la sovra copertina ma il formato è bello ampio, 15x21.
Alla fine del secondo volume c'è un intervista di 2/3 pagine all'autrice, realizzata appositamente per l'edizione francese. Il prezzo per volume è un po' altino, 15.90€.
Se amate le commedie shoujo vintage, gli anni '80 e volete una lettura leggera ma non banale, questo manga fa per voi.
Storia: 7,5
Disegni: 7
Edizione Black Box Editions: 7,5.
La storia ricorda per certi versi il manga "Let the sunshine in!" di Mitsuru Adachi, shoujo manga pubblicato in Italia da Flashbook.
Gli elementi che contraddistinguono la somiglianza delle due opere sono essenzialmente tre: una ragazza che va a vivere in un pensionato di studenti dove poi conoscerà altri coinquilini, la comparsa di personaggi buffi e sopra le righe e soprattutto il tratto della Yoshi, che mi piace definirla "la versione femminile di Adachi", almeno per quanto riguarda i disegni (parlo comunque delle sue opere anni '80).
Protagonista di questa storia è Ayumi, una ragazza che lascia il suo paesino per frequentare l'Università Shunzan di Yokohama. Sarà ospite presso i Saotome, una coppia di vispi settantenni che affettuosamente la chiameranno Shigeo per via della somiglianza tra Ayumi e il loro figlio morto prematuro.
Questa pensione dove ora vivrà Ayumi ricorda vagamente quella ben piu' famosa di "Maison Ikkoku" o appunto quella di "Let the sunshine in" e la nostra protagonista presto farà la conoscenza di due coinquiline: l'esuberante Asami, che si scoprirà essere una ragazza piu' vecchia di qualche anno e l'introversa e acida Ikuko, che sogna di frequentare l'Università di Tokyo.
Non mancheranno ovviamente i personaggi maschili: Ayumi si prenderà una bella cotta per Narushima, un ragazzo che lavora presso il giornale dell'Università. Purtroppo verrà a sapere che Narushima è innamorato di un'altra ragazza, che pero' presto lo lascia. Ma lui sembra ancora infatuato di lei. Piu' esuberante e sopra le righe è soprattutto Hirai, grande amico di Narushima e suo vicino di casa: i due infatti abitano in un complesso poco distante dalla residenza dei Saotome.
Hirai è un farfallone di prima classe, cerca di ingraziarsi la molto sprovveduta Ayumi e di conseguenza provoca le ire di Asami, che sembra innamorata di lui.
Dopo che Narushima viene definitivamente scaricato dalla sua ragazza, il ragazzo decide di partire per un lungo viaggio dal sud al nord del Giappone, scrivendo lettere ad Ayumi. In realtà ad Ayumi arriverà solo una lettera, e nel frattempo trascorrono tantissimi mesi senza che lei abbia piu' sue notizie.
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cover di un volumetto giapponese |
Dietro questa maschera vivace in realtà Ayumi scopre che Shigeo è un bambino molto solo: il padre è un professore universitario che torna sempre tardi a casa e la madre li ha abbandonati.
Frequentando la casa di Shigeo, di cui ormai è diventata amica, Ayumi farà la conoscenza del signor Tanaka, il padre del bambino.
Tra i due sembrerà nascere un certo interesse e i dubbi cominceranno ad assillare Ayumi: buttarsi in una relazione con un padre di famiglia divorziato o aspettare il ritorno di Narushima?
"Comment ne pas t'aimer"è una bella storia che parla d'amicizia e d'amore. La nostra Ayumi, anche se 18enne è parecchio inesperta e un po' bonacciona, particolari che apprezzeranno le lettrici piu' giovani in cui magari ci si possono immedesimare.
Non ci sono drammi, solo una presa di conoscenza di Ayumi che si rende conto di essere una donna indipendente, che ormai ha appunto raggiunto la maggior età e che non vuole essere piu' trattata da bambina.
Per il resto c'è molta commedia, certe vignette mi hanno addirittura fatta ridere. Non ho solo gradito una scena, mi è sembrata davvero un tantino esagerata ma non ne parlo per non spoilerare troppo.
Il tratto di Masako Yoshi, essendo una delle sue prime opere, non è dei migliori: ho notato ad esempio che le mani dei personaggi non sono disegnate per niente bene, sembrano quasi super-deformed. Gli sfondi sono pochi ed essenziali. Come dicevo, il suo stile ricorda parecchio quello di Mitsuru Adachi (anche se poi, facendo ricerche, nelle sue opere piu' recenti è totalmente cambiato).
L'edizione della Black Box in due volumoni comprende i tre tankobon originali. E'assente la sovra copertina ma il formato è bello ampio, 15x21.
Alla fine del secondo volume c'è un intervista di 2/3 pagine all'autrice, realizzata appositamente per l'edizione francese. Il prezzo per volume è un po' altino, 15.90€.
Se amate le commedie shoujo vintage, gli anni '80 e volete una lettura leggera ma non banale, questo manga fa per voi.
Storia: 7,5
Disegni: 7
Edizione Black Box Editions: 7,5.